dal 23/11/2008 al 18/01/2009

GIOCATTOLI DA SOGNO IN UN PALAZZO DI VETRO

La magia dei giocattoli di una volta per la gioia di grandi e piccini. Realizzata in collaborazione con il Club del Soldatino e della Figurina Storica di Firenze, la mostra ha visto riunite nel Palazzo di Vetro le più grandi raccolte provenienti da tutta Italia in un excursus storico che è stato anche un piacevole ritorno al passato per genitori e nonni, che hanno potuto così rivivere la magia di giochi semplici fatti con una chiave e una molla, e una sorprendente scoperta per i più giovani e i bambini di oggi. Soldatini, fortini, bambole, automi, moto, aerei, auto americane degli anni ’50 e tanto ancora. Molte le marche dei giocattoli di un tempo, come la padovana Ingap o la francese Citroen. Moto e auto della Bing e Carette, delle fabbriche gloriose di Norimberga dei primi del secolo. Aerei, dirigibili, navi e, per la gioia del pubblico femminile, rarissime bambole in panno Lenci, Furga quelle più leziose in bisquit, in vinile composizione e celluloide di marche tedesche, francesi e italiane, fino alla bambolo “simbolo” dei giorni nostri, la prima Barbie con i suoi costumi e accessori anni ’50. Tanti i soldatini, che hanno fatto la parte del leone con tutte le tipologie e fatture esistenti: i “toys” inglesi, di carta, di latta dipinta a mano, pasta e piombo, di epoche che spaziano dai romani fino alla seconda guerra mondiale e delle marche più svariate ormai scomparse, come la famosa Lineol, di Brandeburgo o Elastolin di Coburgo Per la prima volta in Italia, è stato presentato un diorama di 21 metri quadrati con oltre cinquecento soldatini che hanno fatto rivivere il leggendario assedio di Forte Alamo del 1836. A far da scena e coreografia alla mostra le pregevoli opere della grande artista lucchese Maria Stuarda Varetti, create appositamente per l’evento: giocattoli che sembrano scaturire da un sogno ad occhi aperti. Un grande spettacolo all’aperto con figuranti, chiarine, tamburini e sbandieratori, ha dato il via alla manifestazione che ha visto affluire al Palazzo di Vetro un entusiasta pubblico di grandi e piccoli, provenienti anche da oltre la Toscana.